L’eritritolo è una sostanza presente in natura nella frutta e nei cibi fermentati, a livello industriale viene prodotto attraverso la fermentazione di zuccheri (amido, glucosio o saccarosio) ad opera di lieviti selezionati.

 

Si tratta di un dolcificante naturale utilizzato da decenni in Giappone e negli Stati Uniti. In Europa la Commissione Europea lo ha  inserito nell’elenco degli additivi alimentari polivalenti nel 2006 (2006/52/CE) e approvato definitivamente nel febbraio 2008. La legislazione europea autorizza   l’impiego di eritritolo in diversi alimenti, gomme da masticare, dessert, prodotti da forno. Nelle etichette viene indicato con la sigla E968.

 

L’eritritolo è una valida alternativa allo zucchero grazie alle sue ottime proprietà:

  • Ha un sapore molto simile allo zucchero da tavola (il saccarosio) ma un po’ meno dolce, il suo potere dolcificante  è pari a circa il 60 – 70%  rispetto al saccarosio.
  • Ha un ridotto apporto calorico, un grammo di eritritolo produce 0,24 Kcal contro le 4 Kcal/g del saccarosio.
  • Ha un valore praticamente nullo di indice glicemico e insulinico. Non influisce quindi sui livelli di glucosio e di insulina nel sangue, ciò lo rende adatto  ai soggetti a rischio o  a chi soffre di diabete.
  • Non ha retrogusto a differenza di altri dolcificanti artificiali (aspartame) e naturali (stevia).
  • Ha una tolleranza digestiva molto più elevata rispetto ad altri composti simili che possono provocare diversi problemi intestinali, crampi addominali, flatulenza, diarrea. Studi clinici hanno evidenziato che negli adulti gli effetti gastrointestinali in seguito all’assunzione di eritritolo fino ad un massimo di 80g al giorno sono paragonabili a quelli provocati dall’assunzione della stessa quantità di saccarosio.
  • E’ importante per la salute del cavo orale perché impedisce la crescita di un particolare batterio orale, lo Streptococcus mutans, associato alla formazione della carie dentale.

 

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Articolo realizzato dalla Dott.ssa Gatti Anna

Biologa esperta in Nutrizione Umana