Il mirtillo nero (in inglese bilberry) è un frutto di bosco. E’ il frutto di una pianta del genere Vaccinum, il Vaccinium myrtillus, un piccolo arbusto che cresce spontaneo nel sottobosco delle nostre montagne tra i 900 m e i 1.800 m. In Europa oltre alle piante spontanee che crescono  sia sulle Alpi che sugli Appennini, sono presenti diverse coltivazioni in ambienti collinari e pianeggianti.

I frutti del mirtillo sono piccoli, di forma sferica e colore tipicamente nero-azzurrognolo. Essi contengono pochissime calorie (100 g di mirtilli contengono 25 kcal) e sono ricchi di sostanze importanti per la nostra salute:

  • Pectine che sono delle fibre alimentari
  • Sali minerali: ferro, sodio, potassio
  • Vitamine: vitamina A, vitamina C, vitamine del gruppo B ( B1, B2, B3)
  • Flavonoidi, un gruppo di pigmenti vegetali che conferiscono il colore caratteristico a frutti e fiori. Nei mirtilli troviamo un particolare tipo di flavonoidi, le antocianine, responsabili del colore viola-blu dei mirtilli di altri frutti (uva rossa, ribes nero ecc.). Le antocianine hanno anche diverse proprietà biologiche. Stimolano l’attività di alcune vitamine, aumentano la quantità di vitamina C presente nelle cellule, proteggono dai radicali liberi (azione antiossidante), riducono la permeabilità e la rottura dei capillari, rafforzano i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità. Questo rende il mirtillo un ottimo alleato per il trattamento di disturbi circolatori e di fragilità capillare.

Le antocianine hanno anche effetti benefici sul metabolismo del collagene dei tendini, dei legamenti e della cartilagine delle articolazioni, hanno quindi un’azione protettiva delle strutture articolari.

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Articolo realizzato dalla Dott.ssa Gatti Anna

Biologa esperta in Nutrizione Umana