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La dieta crudista o Raw Food è uno stile alimentare che si basa sul consumo di cibi non cotti o al massimo riscaldati o essiccati ad una temperatura non superiore ai 42°C.
Secondo la dieta crudista, “42” è, infatti, la massima temperatura a cui si può sottoporre il cibo prima di essere assunto perchè il superamento dei 42°C ne comprometterebbe la qualità nutrizionale.
La dieta crudista quindi prevede il consumo di alimenti crudi e preferibilmente di provenienza bio. I cibi non devono essere lavorati, sono ammessi però:
- i frullati
- i centrifugati
- i cibi disidrati o marinati
Secondo i sostenitori di questa dieta il calore utilizzato per cuocere i cibi ha diversi effetti negativi sul nostro organismo in quanto:
- Distrugge gli enzimi presenti negli alimenti
- Altera le vitamine
- Distrugge i microrganismi che rafforzano la flora intestinale
- Coagula le proteine
I crudisti ritengono quindi che il cibo crudo sia “cibo vivo” che conserva tutte le sue proprietà benefiche, mentre il cibo cotto contiene le tossine che accellerano l’invecchiamento, abbassano le difese immunitarie e provocano varie malattie.
Alimenti ammessi
- Possono essere consumati tutti gli alimenti sia animali che vegetali
- Principalmente frutta e verdura, ma anche semi oleosi, noci, mandorle, uova, burro, latte e latticini
- prodotti di origine animale, come carne e pesce, purché consumati crudi, oltre a germogli di fagioli, lenticchie, grano, quinoa
Alimenti da evitare
Vanno evitati quegli alimenti che crudi risultano tossici:
- legumi, tranne piselli e fave, patate, spinaci, germogli di grano saraceno, pastinaca, foglie di rabarbaro
Svantaggi
I seguaci della dieta crudista non considerano i benefici che derivano dalla cottura dei cibi, ovvero una maggiore digeribilità, infatti i cibi cotti sono più digeribili perché più facilmente masticabili e assimilabili e soprattutto una maggiore salubrità e una maggiore sicurezza igienica.
Infatti con la cottura vengono eliminati moltissimi microrganismi e parassiti dannosi al nostro organismo quali la Salmonella, l’Escherichia Coli, il bacillo del botulino, lo Stafilococco, la Tenia, l’Entameba.
